
Padre e figlio... due generazioni a confronto.. La foto ritrae Gianluigi Orsolani e il padre Francesco nell'azienda di famiglia...un'azienda che si tramanda la passione per il vino da quattro generazioni (esattamente dal 1894)...
E se pensate che gli antenati hanno iniziato a vinificare in queste zone tornati dall'america, dove erano andati in cerca di fortuna... è tutto detto! Fortunati noi, allora!! Non ci è dato sapere se le giovani generazioni continueranno il lavoro di nonno Francesco e papà Ginaluigi.. Noi ci auguriamo di si!
Ma torniamo alla nostra gita fuoriporta che è stata organizzata dalla condotta di Slow Food Torino...
Partiamo alla volta di San Giorgio Canavese sotto una pioggia battente.. il cielo è coperto e la temperatura non supera i 12° ,alle sette di sera... Arriviamo a San Giorgio puntuali per la visita in cantina ,prevista per le 19,30 circa.

Ci siamo fermati ad un solo assaggio, in previsione della cena ( 4 vini in abbinamento).. un calice di
Cuveè tradizione, fermentato in acciaio e rifermentato in bottiglia.. Hic!!! basta come giudizio?? ;)
Vittorio vi racconterà in modo più approfondito la serata sotto l'aspetto enologico..... Da parte mia so che mi sono perdutamente innamorata del loro
Caluso Passito.."Sulè"!!!
(sarà preso in considerazione dalla sottoscritta in un post molto speciale... con relativa ricetta!)
(Il menù)
Il nostro appetizer..
Friciulin di rane e salvia fritta...In vita mia di salvia fritta ne ho assaggiata.. ma queste foglie
( le vedete in foto,nel collage sotto) erano giganti, profumatissime e davvero buone!
I
friciulin,invece, sono tipici della zona del Vercellese..frittelline di patate con erbe o carne tritata.. queste con le rane erano deliziose.. rane,patate ed erbette!
L'antipasto..
Misticanza di pesce persico, fagiolini e patate di montagna con un'emulsione al basilico (piatto freddo)...Allora partendo dal presupposto che non amo dover togliere le lische al pesce ( son viziataaa) questo persico era
burroso, delicatamente saporito (senza nemmeno una lisca,giuro!) e le patate di montagna... strepitose!! D'altronde, si sa, pane e patate di montagna..
il gusto ci guadagna! ;) Ok, va bene, torno a raccontarvi della cena!
Qui sotto il nostro amico
gambero di fiume che si accompagna ( letteralmente)
al raviolo con punte di asparagi di Santena!!! Un'amica spagnola mi ha scritto ( su Flickr) riferendosi al gambero "
Che... c'é l'ha con me?Mi guarda male" .. ;-D
E in effetti era talmente bello da guardare che spiaceva persino mangiarlo!Ma il suo sguardo è davvero cattivo...
Piatto eccezionale, forse, il migliore della cena con la zuppetta di lago... e lo storione..
All'interno dei ravioli una crema di ricotta e i gamberi..piatto dolce e sapido, non necessitava a mio avviso, di nessun ritocco.
(Ravioli ai gamberi di fiume e asparagi di santena)
Tra il primo e il secondo una meravigliosa
zuppetta di lago.. carpe e coregone con erbette selvatiche di montagna..le
Ajucche,della specie
"Phiteuma talleri",simili agli spinaci, crescono negli alpeggi tra i 600 e i 2000 metri di altitudine...
Tipica della zona del Canavese è la
Supa d'Auiche.. Giuro se riesco a trovarle ci preparo la pasta!! Buonissime!!
Non è che per caso c'è qualche amico/lettore di quelle parti?? Necessito di un rifornimento di Ajucche!!

Il secondo.. il mio pesce di fiume preferito..lo
Storione...predilige fiumi a grande portata con correnti lente e profonde, fondali melmosi, ghiaiosi o sabbiosi... e questo habitat si sente nel sapore delle carni... A volte preferisco i pesci di fiume.. a differenza di quelli di mare ( se di allevamento) hanno un gran carattere, speciale per la cucina!!
Per la cena è stato servito in camicia.. avvolto in morbide foglie di costa e accompagnato a frutti di cappero,pomodorini pachino secchi e coste panate ( come quelle che fa mia mamma)..ups.. dimenticavo cristalli di
fleur de sel!
(Misticanza di pesce persico,Trancio di trota del Chiusella , Storione in camicia,Friciulin di rane e salvia fritta)
A chiudere questa cena deliziosa,il dessert.. Bavarese di Nocciolini di Chivasso ( chivas, come direbbero da queste parti) e uno dei cavalli di battaglia di Orsolani, il Passito di Caluso Sulè..Vino passito dolce, ottenuto da una selezione di uve Erbaluce da appassire prima nei sottotetti
(da qui il nome Sulè) fino al mese di marzo,seguita poi da una lenta fermentazione in botti di rovere.. io l'ho soprannominato il nettare degli dei di Caluso!A magnificamente alla cremosa e goduriosa bavarese... e vittoria delle vittorie ( per me) al naso (il mio naso) sentori di miele di castagno,frutta secca, fichi canditi e.. non vi basta??? Compratelo!! :)
(Passito di Caluso "Sulè" e bavarese ai nocciolini di Chivasso)Direi che può bastare.... E' trascorsa una settimana dal 2 Maggio... Le temperature ieri erano decisamente più alte
(27°) .. ma pur di deliziare il mio palato con vini e sapori del canavese, farei la danza della pioggia!
Posso?
Qui
Il set fotografico della serata...
(Leo Rieser-Condotta Slow Food Torino)
Link:
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