venerdì, luglio 27, 2007

E la nave va.....


Partire è un pò come morire... vecchio detto che in questa occasione incarna perfettamente il mio stato d'animo attuale...
E'stato un anno (fino ad ora) molto difficile sotto tanti punti di vista... familiare,lavorativo, di salute... i miei primi 40 anni..nuove scelte di vita che mi hanno messo di fronte a decisioni importanti per una volta prese con caparbietà e coraggio, finalmente pensando un pò più a me che agli altri.
A volte è una bella fregatura l'animo sensibile, che mette gli altri sopra ogni cosa.. anche sopra a se stessi... ma ho capito ( anche se un pò tardi) che gli altri possono vivere anche senza di me.. per una volta tanto vivo per me! Solo ed esclusivamente per me.... (era anche ora)!

Ho in mente tante cose.. tante già quasi fatte e molte altre da inventare,scrivere, raccontare condividere... ma non ho ancora idea di come ne dove..
So solo che ogni volta che parto per un periodo di riflessione, di vacanza, lascio una parte di me a casa... e parto senza me stessa... lascio la copia a riposare e pensare.. e porto con me l'altra Sandra,quella che ama l'ignoto, l'imprevisto, la novità... e che da questo viaggio alla ricerca di luoghi e persone sconosciuti tornerà un pochino più grande e saggia... nutrendo anche l'altra me,facendola crescere.
Sì, partire è un pò come morire, perchè sotto sotto vogliamo far morire la parte "vecchia" di noi.. per lasciare posto alla nuova vita che con l'autunno arriverà.. e come ogni anno, l'anno per me inizia a settembre.. e per voi?

Un augurio sincero di buone vecanze a tutti ... che l'estate vi porti consiglio!Abbraccio virtualmente chi in questi giorni ( e mesi) mi ha fatto compagnia... nuovi pazzi amici, vi adoro!
Arrivederci ( maybe) a settembre!

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giovedì, luglio 26, 2007

Crema fredda di fagioli borlotti, pomodori San Marzano e chili di Soverato




















Continua l'ondata di caldo torrido e di stare dietro ai fornelli non è proprio possibile!! Riesco a pensare solo a cose fresche!
Girellando per il mercato ho trovato dei meravigliosi fagioli inbacellati e così,in pochi minuti, ecco pronta una crema fredda.. da preparare anche il giorno prima e mettere in bottiglia!
A proposito di riciclo vetro, ho scovato da bottega natura un buonissimo latte intero (per Rob) venduto nelle vecchie (e mitiche) bottiglie del latte... e zuppe & C ci stanno d'incanto!

borlotti freschi grammi 200
san marzano (ben maturi) 4 -tagliati a tocchetti
aglio uno spicchio
sale q.b.
chili di Soverato 1/2 cucchiaino
olio e.v.di oliva ligure 1 cucchiaio
succo di 1/2 limone

mettete l'olio in una casseruola di alluminio con lo spicchio d'aglio.. mettete i fagioli e due tazze d'acqua,fate insaporire per qualche minuto.. a questo punto aggiungete i pomodori e coprite.
Fate cuocere per circa 40/50 minuti a fuoco basso,sempre coperto.
Fuori fuoco frullate il tutto, aggiungete il chili di Soverato e il succo del limone..
servite tiepidissima o fredda...
Qui,è il caso di dirlo, potrete leccarvi i baffi!

p.s.siamo in trepida attesa..il fatidico giorno si sta avvicinando.... sabato si parte! Ma i saluti ufficiali ve li farò solo domani! Buona giornata a tutti... :)

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mercoledì, luglio 25, 2007

Parfait di pesche tabacchiera con zabaione alle pesche tiepido




















Non è che voglia risparmiare sulle luci... è solo che con i faretti della cucina è un massacro senza fine di zanzare e moscerini! :) Che adorano alla follia il mio sangue... e così ho scattato una foto in notturna...
Senza contare che lavorando, la maggior parte delle foto posso permetterni di farla solo alla sera.. ma a settembre si cambiaaaaaaaa!

Per chi ama zabaione (alla follia) e frutta come me,questa è la ricetta ideale... lo zabaione lavorato con il succo di pesca è una vera delizia... non potevo pensare di servire un dolce caldo per cena!










foto slowfood

La pesca tabacchiera dell'Etna è presidio Slow Food e può essere a pasta gialla o bianca ma è quella a pasta bianca che ha attirato la mia attenzione... non è una pesca conosciutissima sopratutto al nord, ma se non l'avete ancora assaggiata vi consiglio di farlo al più presto!
Ha un profumo meraviglioso, delicato e dolce...è succosissima,tutta polpa poichè il nocciolo al suo interno è davvero piccolino! Il bello di questa pesca è anche la sua forma... schiacciata,pare che gli sia caduta in testa una pietra enorme! :-)

pesche tabacchiera 6
mirtilli una tazza
tuorli 4
zucchero 1/2 tazza
succo di pesca (frullata) 1/3 di tazza
una lacrima di rhum giamaicano (se piace)

pulite le pesche,tagliatele a fettine e
mescolatele ai mirtilli e a 1/4 di dello zucchero..mettete in frigo.
cuocete a bagno maria i tuorli ed il restante zucchero con il succo di pesca frullata (e il rhum).. tenete il fuoco basso e mantenete in cottura per almeno 5/6 minuti, mescolando con una frusta.
Dividete la frutta in 4 bicchieri (i tumbler sono ideali) e versatevi lo zabaione..decorate con i mirtilli rimasti!
Frutta dessert dissetante e dolce al tempo stesso... provate un pò!!

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martedì, luglio 24, 2007

La sicilia nel piatto:Granita di mandorle al caffè























Qualcuno la scorsa settimana mi aveva chiesto una cosina fresca per dissetare il palato reso arido dal caldo tropicale di questi giorni... e subito dopo un'amica mi disse "che ne dici di una bella granita alle mandorle,con il caffè??" E così per non fare torto a nessuno ho pensato di accontentare tutti e due e preparare questa granita fresca fresca... metodo superveloce, adatta a chi non ha molto tempo ma vuole comunque un dopo cena diverso...

latte di mandorla 1/2 litro
zucchero grammi 200
acqua naturale grammi 300
Nescafè Espresso in polvere (100 % arabica) q.b.

Per la ricetta è necessaria una gelatiera, anche piccola, niente di troppo professionale.. ma il risultato è comunque molto buono.. per chi invece avesse un vero gelataio sarà strepitoso! La mia gelatiera è la piccolina dell'Ariete, Minnie per intenderci!

Volete preparare un buon latte di mandorla in casa??Vi basterà acquistare una confezione di mandorle -già pelate- pesarne circa 300 grammi e aggungere un litro di acqua calda... frullate le mandorle (aggiungendo un pò d'acqua se necessario) a questo punto lasciate a macerare nell'acqua calda per qualche ora.. dopodichè filtrate et voilà!! Il latte è pronto.. :)



versate nel bicchiere della gelatiera il latte di mandorla,lo zucchero e l'acqua.. azionate la gelatiera e fate lavorare il composto per almeno 35/40 minuti..i tempi variano da gelatiera a gelatiera e sopratutto dalla temperatura esterna!
Servite la granita nei bicchieri, con una bella spolverata di Nescafè in polvere... Trovo che questa polvere di caffè si adatti benissimo alla granita... beh,l'esperimento granita è stato letteralmente divorato in 10 minuti!Forse faceva davvero troppo caldo.Non sono riuscita a servirla nel modo classico,accompagnata dalla brioche!
Allora,che ne dite?

stampa la ricetta:Granita siciliana

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lunedì, luglio 23, 2007

Fresh menu:un'idea per cena!


















Cari amici... ho pensato a voi in questa cocente estate!!! Per combattere la canicola che sta stremando le nostre forze un mini menu ricostituente...
Iniziamo con una rinfrescante crema fredda di mais nella quale,al posto delle uova di pesce volante,ho aggiunto un pizzico di Pimenton de la Vera, la favolosa paprica affumicata made in spain! degnamente accompagnata da una steak tartare ricostituente... versione ultra light:niente tuorlo d'uovo ma cetriolini tritati finissimi,un goccio di cognac,salsa rubra,sale un pizzico di pepe,olio e.v.di oliva...

E per dessert ho esaudito una richiesta arrivata qualche giorno fa... ma la ricetta ve la racconto nel prossimo post!
Dovrete aspettare fino a domani! :)

nota per simoele:il Pimenton de La Vera è ,in realtà, la famosa paprica affumicata utilizzata dagli spagnoli nella preparazione di svariate ricette...
I peperoni vengono fatti seccare e affumicare molto lentamente su legna di quercia per diverse settimane.Ne risulta una spezia dal profumo delizioso,dolce e leggermente affumicato... .
Un esempio?? viene aggiunta all'impasto del mitico
Chorizo!

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venerdì, luglio 20, 2007

Fresh Summer: Yoghurt panna cotta & albicocche

Yoghurt panna cotta and abricot

Immagino che con il caldo sopportato in questi giorni vi faccia piacere rinfrescare il palato con qualcosa di fresco!

A volte succede che preparo un piatto traendo ispirazioni qua e là,lo fotografo, ci mangiamo l'esperimento e poi ????? Me ne dimentico !!! Cioè mi dimentico di postare l'idea della ricetta... Mi è già successo un sacco di volte!
Si perchè di questa panna cotta ho giusto il ricordo della ricetta.. dosi comsì comsà!!
Quel giorno ho acquistato un cestino di albicocche da Dino & Nicoletta al mercato di Piazza Benefica.. belle, color arancio intenso, con sfumature quasi rosse! Alcune dolcissime e altre meno dolci.. ( ma erano le prime) e così mi sono detta.. perchè non piazzarle in una dolce panna cotta, che al posto della panna ( grassa,grassa,grassa) vede l'uso dello yoghurt??? :)

E così mi sono diretta al super e ho acquistato 2 confezioni in vasetti da 125 grammi cad... totale grammi 500 di yoghurt all'albicocca.. ho messo a mollo tre fogli di gelatina o colla di pesce ( forse 4) tagliato a pezzetti una o due albicocche secche, sciolto in 2/3 cucchiai di acqua,un cucchiaio di zucchero e fatto cuocere per qualche minuto...ho aggiunto la colla di pesce strizzata e poi il tutto a freddo nello yoghurt... Messo in bicchieri di vetro o stampini monodose.. et voilà!!
Lasciato in frigorifero per 3/4 ore o tutta la notte,se riuscite a trattenervi dal mangiarla!
Servire con qualche bon bon o dragees di frutta e fettine di albicocca a colorare il piatto...

Stampa la ricetta :Yoghurt Panna cotta

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giovedì, luglio 19, 2007

Ricette per Palatifini:Testarolo & pesto























Ci sono alcuni prodotti che ci affascinano dal primo momento in cui posiamo gli occhi su di loro...
Per me è stato così con il testarolo! Piatto tipico della tradizione contadina della Lunigiana,a vederlo pare un enorme frisbee.. di un bel colore marrone chiaro..Scherzi a parte assomiglia molto ad una crepes ed ha il tipico odore del pane..e del pane ha lo stesso l'impasto (farina,acqua tiepida e sale,senza lievito).
Il testarolo viene cotto su testi di ghisa o ferro.. Il testo un tempo era realizzato in argilla, formato da un disco (parte inferiore) nel quale veniva versato l'impasto, e da un coperchio di forma conica.. I testi potevano essere scaldati anche nei camini, sotto le braci.

Il mio era qualche giorno che mi fissava sconsolato dalla dispensa chiedendomi di essere divorato! E così in una calda sera d'estate decisi di eliminare il mio testarolo dalla dispensa! Zac... :)
Ricetta classica per il condimento... un buonissimo pesto genovese doc!









tipica cottura nei testi

testarolo una confezione
pesto q.b.
pecorino grattuggiato q.b.

preparate una pentola capiente con acqua.. portate a bollore e aggiungete il sale...a questo punto togliete dal fuoco e buttatevi il testarolo tagliato a losanghine, facendolo cuocere per 2/3 minuti al massimo (non di più perchè si ammolla facilmente).. scolatelo con una shiumarola facendo attenzione a non romperlo!
condite con il pesto,una bella grattata di pecorino e degustate..

nota:se qualcuno di voi fosse dalle parti di Sarzana dal 1°al 31 di agosto, si terrà la Sagra del Testarolo ( e non solo)..una rassegna sulla cucina tipica sarzanese e lunigianese con Testaroli e Panigacci,al pesto ,ai funghi e per finire olio e pecorino!
se necessitate di qualche info in più potrete contattare:
Bistrot-Caffè Ristorante al numero 0187/621077
mail:bistrot@luna.it

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mercoledì, luglio 18, 2007

La sicilia nel piatto:I messinesi












Ogni tanto ho reminescenze di cucina siciliana... la nonna preparava delle ricette fantastiche e non solo lei.. Anche le sorelle di nonna... Parmigiana di melanzane, cannoli siciliani e tante altre squisitezze! Senza parlare degli amici che mi aspettano (da un pò) laggiù... :-) Arrivooooooo!Prima o poi...

Questa non è una ricetta di nonna Bice, ma a me piace prepararla,pensando a lei...
Le dosi sono da due ma potrete aggiungere tanti involtini,molti involtini!! Provare per credere..sono come le ciliegie! Uno tira l'altro.. e ho già in mente una variante.. non quella sultano però!

fettine di sottofiletto (molto sottili) 4
aglio 1 spicchio piccolo
pecorino siciliano 2 noci (tritato)
sale & pepe q.b.
basilico q.b.
panino raffermo 1
olio e.v.di oliva Bacci cultivar Moraiolo Leccino ( D.o.p) 2 cucchiai

per prima cosa passate nel frullatore il panino e successivamente il formaggio.. mescolateli con un pizzico di sale (pochissimo) pepe,il basilico e l'aglio tritati con due cucchiai di olio extra vergine di oliva.
Stendete il composto sulle fette di carne arrotolatele e inserite un involtino e una fettina di pane casereccio,alternandoli..
Passate gli involtini nel composto di pane e formaggio rimasto e grigliateli su una piastra di ghisa caldissima,senza alcun condimento. Attendete il formarsi di una bella crosticina e servite subito!

Ho utilizzato l'olio e.v.di oliva Bacci D.o.p. da agricoltura biologica perchè è ottimo sia a crudo che in cottura..sprigiona un sapore dolce e fruttato per nulla forte ma comunque persistente, accompagnando la degustazione del piatto in modo piacevole..
Consiglio goloso:con quest'olio una bella fett'unta alla toscana... pane grigliato ( se di altopascio meglio ancora) aglio strofinato,un pizzico di sale ed un filo d'olio... che bontà!

Tre regioni al prezzo di una..sicilia,umbria e toscana.. Meglio di così non si può.. :)

Stampa la ricetta:I messinesi

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lunedì, luglio 16, 2007

La Sardenara



















Fa caldo lo so, ma alla voglia di pizza sardenara non resisto!!! E così accendo il forno e scappo in salotto lasciando cuocere la pizza sardenara super golosa tutta sola soletta... ;)
La sardenara è una preparazione tipica del ponente ligure..pensate, si narra che la ricetta originale debba la sua creazione all'ammiraglio Andrea Doria..
Ne esistono molte varianti e ognuna di queste ha la sua storia,la sua tradizione familiare..
Questa qui arriva dritta dritta da Villa Talla,oasi di pace e relax sopra Imperia... grazie Mirella e grazie a mamma Dani per il passaggio del testimone! ;)
In dialetto sanremasco è anche chiamata sardenaria, per il fatto che al posto delle acciughe vengono utilizzate sarde fresche..

farina 00 grammi 250/300
sale fino 1 cucchiaio
semola 3/4 cucchiai
olio e.v.di oliva ligure 1/2 bicchiere
lievito fresco 1/2 cubetto
acqua tiepida 1 tazza
pelati q.b.
capperi sotto sale q.b.
olive taggiasche q.b.
cipolla 1
aglio fresco 3 spicchi
acciughe sott'olio q.b.

lavorate nel robot (o a mano) la farina la semola,l'olio e il sale..aggiungete il lievito sciolto in acqua tiepida..continuate a lavorare l'impasto fino a che risulti morbido ed elastico... coprite e lasciate lievitare fino a quando non raddoppia di volume (circa 1 ora)... una volta terminata la prima lievitazione stendere l'impasto in una teglia (rotonda o rettangolare) e lasciarlo lievitare per circa 30/40 minuti.
Nel frattempo preparate la salsa al pomodoro con una cipolla affettata sottilmente,uno spicchio d'aglio, sale pepe e origano..fate raffreddare e cospargete la pizza,aggiungendo capperi sotto sale,olive taggiasche,due o tre spicchi d'aglio... io ho messo qualche fettina di pomodoro tagliato a listarelle e alcuni bastoncini di zucchine (liguri) crude... Mirella suggerisce anche dei peperoni.. ma purtroppo per me non li digerisco!;-)
Cuocete in forno (già caldo a 180°) per circa 20/25 minuti... sfornate e servite con un filo d'olio rigorosamente ligure!
Consiglio:mangiatela tiepida,servita con una bella insalata o un pinzimonio e birra ghiacciata!!
Da leccarsi i baffi!!

p.s. grazie ad annamaria p per le precisazioni!

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giovedì, luglio 12, 2007

Buon sangue non mente....

Mattia
Mattia...................................piccoli chef crescono

Non c'è niente da fare... se lo si ha nel sangue,il talento viene fuori subito!
Il musetto birichino qui sopra arriva a malapena al ripiano della cucina, gioca e impasta da mattina a sera ed ha appena 4 anni e mezzo!!!
Papà ha di che essere orgoglioso.... Il destino del ristorante è in buonissime mani.. per ora niente torte di fango ma solo pane e intrugli strani! Io ho assaggiato... ma non vi dico nulla.... :o)
Il ragazzo ha stoffa da vendere!

mercoledì, luglio 11, 2007

KiKiVeutJouer: part 1
















La cara Anne di Papilles & Pupilles, amica foodblogger in quel di Bordeaux ,una ne fa e cento ne pensa...
E voi dite a me che sono una che non si ferma mai???? ;-) Dovreste vedere cosa combina lei,al di là delle Alpi!!! Mamma di due bimbi,cuoca, blogger due o forse tre blog dedicati al cibo, ogni tanto si inventa qualcosa per non annoiarci... noi annoiarciiiii??? Anneeeee......

E così per queste vacanze ha deciso di chiederci cosa vediamo, o abbiamo visto, dalla nostra finestra "vera o virtuale" sulle vacanze...
Io per qualche giorno ho goduto di questo sole e mare qui:

Mon petit holidays part 2!

Anche la foto d'apertura è uno scorcio della piccola vacanza! Quelle vere devono ancora arrivare...

E voi, cosa vedete dalla vostra finestra?? :)

KKVJ - Cartes postales de vos vacances

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martedì, luglio 10, 2007

Ma voi di che conserva siete???

Tomato Cherry!

Estate...sole, terra e natura rigogliosa... la stagione per eccellenza ricca di vitamine e minerali!
Abbiamo a disposizione una moltitudine di frutti e ortaggi e,a volte, se compriamo in quantità si corre il rischio di buttare via tutto!

Allora armiamoci di pazienza e cerchiamo di capire quale potrebbe essere il metodo migliore per conservare la nostra preziosa spesa.... :)
Per ragioni di spazio (e tempo) io qui le ho sintetizzate.. ma esistono molte dispense e libri dedicati all'argomento..

Congelamento:E'molto utile come metodo di conservazione domestico di ortaggi, frutta e verdura cotta o cruda..il problema sorge in quanto la percentuale di acqua contenuta e il lento e progressivo abbassamento della temperatura produce cristalli di ghiaccio all'interno delle cellule che c ausano la rottura delle pareti.Sgongelando l'alimento si ha una considerevole perdita d'acqua e di conseguenza di sapore e nutrienti... se possibile ( e non tutti ahimè possono) si consiglia la Surgelazione al congelamento,per il semplice fatto che i cibi surgelati raggiungono molto più velocemente le basse temperature, mantenedo così intatte le qualità organolettiche.Quasi sempre infatti, le grandi industrie surgelano sul posto frutta e verdura.

Essiccamento:Antico metodo di conservazione ancora in uso si ottiene con l'esposizione alla'aria e al sole di prodotti freschi..le caratteristiche organolettiche cambiano a causa della perdita d'acqua e dell'ossidazione.Esempio tipico??? I pomodori secchi ricchi di sole e sapore!

Mescola con lo zucchero.. questo metodo è utilizzato per lo più per la frutta.. lo zucchero agisce allo stesso modo del sale evitando la proliferazione dei batteri sui prodotti prima della cottura... esempio?? zenzero candito... :) Ecco qui il link:al mio zenzero!

Salatura... viene usato sale marino (grosso) che inibisce la moltiplicazione dei batteri e assorbe l'acqua in eccesso..si utilizza sui prodotti freschi.. per esempio i capperi !

Salamoia...soluzione di acqua e sale,in saturazione... questo metodo di conservazione è efficace con ogni tipo di ortaggio... tipiche le olive in salamoia! Quelle pugliesi sono buonissime!

Sott'aceto...Da solo o in associazione allo zucchero,l'aceto conserva vegetali cotti,assicurandoci bontà e salute al riparo tra strani batteri che potrebbero formarsi all'interno delle nostre preziose conserve!!
Tra le preparazioni.. cetrolini sott'aceto ( scusate, ma quelli tedeschi sono buonissimi!) oppure i crauti! :) Che non mi fanno impazzire...

Sott'olio... Metodo di conservazione simile a quello precedente poichè evita lo sviluppo di muffe e batteri.Il sott'olio si utilizza con vegetali cotti .. se sterilizzati possono conservarsi per diversi mesi. Ma attenzione, effettuate bene questa operazione.. il botulino è sempre in agguato, sopratutto nelle conserve preparate in casa... il nostro professore di igiene si è molto raccomandato.. " fate attenzione"!! Si prof... :o)

P.s.Se non avete tempo per una conserva sott'olio come si deve ( i mitici pomodori) e volete essere sicuri di ciò che mangiate provate una di queste qui ... potreste spacciarle per vostre!!
Eh eh eh... E voi di che conserva siete???Vi aspetto!

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venerdì, luglio 06, 2007

"Eatinerary" ovvero come degustare (bene) divertendosi part.1

eataly: I tre oli in degustazione

Ci siamo ritrovati -un bel gruppetto di appassionati d'olio e buon cibo- mercoledì 27 Giugno scorso nella bella terrazza di Eataly... il sole era ancora alto e il vento non ci ha dato tregua nemmeno per un minuto!
Programma della serata: PINZIMONIO!

Ricette & Ricette!Eric VassalloGuida agli extravergini 2007

Intanto in primis un doveroso grazie a Eric Vassallo e Tiziano Gaia,uno degli autori della guida agli extra vergini di Slow Food (con Diego Soracco), che sono stati ottimi docenti nella chiara e competente esposizione durante la degustazione, facendoci rimpiangere la fine...;-)!!
***Un grazie (davvero di cuore) a Simona e Valentina del team Eataly Eventi...

Eatinerari..degustazione di oli e.v.di oliva 27.06.07

Dicevamo appuntamento con il produttore, anzi con i produttori... per la degustazione sono stati scelti tre oli:

Il primo...Olio e.v.di oliva (piemontese) EVENTO...olio del monferrato,dell'Azienda Agricola Veglio Piero,situata a Moncalvo in provincia di Asti..
La coltivazione dell'olio nel Basso Monferrato è molto antica.. Anche se non presente come specie autoctona, l'olio venne introdotto -quasi certamente- dai legionari romani durante la colonizzazione che ebbe inizio intorno al 100 a.c. Tracce di coltivazione vengono rinvenute anche durante il periodo medioevale, sia nelle famiglie nobili che nei rendiconti dei vari monasteri.

Azienda Agricola Veglio

La pianta dell'olio però ,nella zona del Monferrato, scompare verso il 1860 a causa del gelo improvviso, definito da molti una piccola era glaciale!
Le cultivar presenti nell'azienda Veglio sono 14, ma quelle più numerose sono le seguenti:Leccino,Carboncella,Grignan,Taggiasca e maurino.. La coltivazione si estende per circa 3 ettari con 900 piante (o poco più) suddivise sul territorio ad un altitudine di 230 mt s.l.m Oltre all'olio e.v. l'azienda agricola Veglio produce squisite olive ubriache ("invecchiate" in carati ) per circa 7/8 mesi e uno dei migliori patè di olive mai assaggiti dalle mie papille gustative!
Dalla coltivazione ne risulta un prodotto qualitativamente eccelente, ricco di profumi.. mandorle, e frutti.. delicato al sapore, non aggressivo, molto simile ad un olio del Garda, a mo avviso.

Extravergine...

Passiamo ora a parlare dell'olio ligure...Olio e.v.di oliva ROI di Badalucco,in degustazione Carte Noire D.o.p...
La Famiglia Boeri produce olio e.v. dal 1900.. La prima attività iniziò nel 1900 nelle mani di Giuseppe Boeri (Roi) e fu quella di prendere in affitto un frantoio e vendere al minuto l'olio di famiglia... Da allora la famiglia Boeri non si è mai fermata, lasciando nelle mani di Franco ( ultimo discendente ) la produzione e la vendita dell'oro giallo !
L'azienda Roi opera nella valle argentina (nell'entroterra di Sanremo) in un terreno che è coltivato in prevalenza ad olivo,per la produzione dell'olio.
Oltre all'olio la ditta Roi produce delle deliziose conserve sott'olio (rigorosamente e.v.) senza conservanti o additivi chimici:Pesto,Polpoliva,Involtini di pomodori sott'olio , Filetti di Tonnosott'olio ... e molti altri.
L'olio e.v.Roi Carte Noire è prodotto in quantità limitata circa 8000 bottiglie l'anno, numerate..Olio di bassa acidità ottenuto per sgocciolamento, senza pressione, da cultivar taggiasca..pensate che per ottenere otto chili di olio servono 400 kg di olive!! Qui sentori di carciofo e pomodoro... speciale con il pinzimonio... appunto! :o)

Pinzimonio "Eataly" 27.06.07

Per concludere la degustazione, Eric e Tiziano ci presentano l'Azienda Agricola Zamparelli,che si trova nel Sannio, in provincia di Benevento.Il terreno coltivato ,dove sono situate le 5000 piante di olivo-circa 10 ettari- si trova ad un'altitudine tra i 270 e 315 mt s.l.m.
In degustazione Olio e.v.di oliva monovarietale ORTICE raccolta precoce ,prodotto a Cerreto Sannita da cultivar 100% Ortice...
Una vera sorpresa per le mie papille gustative! Dal sapore delicato ,dolce e amaro ben equilibrati nonostante la provenienza (checchè se ne dica degli oli del centro/suditalia).
Sentore di pomodoro fresco e mela acerba... Ideale su verdure crude e con formaggi caprini!! Abbiamo avuto il piacere di degustarlo in entrambi i modi.. Ma Vincenzo Zamparelli consiglia la degustazione di questo olio anche sui crostacei.. Che ne dite se facciamo una prova?? Ho già in mente cosa cucinare!

At the end of the day...

Purtroppo le degustazioni a Eataly sono sospese fino a settembre.. :) Lo so, anche loro, hanno diritto alle vacanze! Quindi rimando tutti a settembre ( in senso buono,nehh) con i prossimi appuntamenti...

Per chi volesse dare un occhio a qualche altro scatto, qui il set fotografico.

link:
Eatinerari
Azienda Agricola Zamparelli
Olio Roi
Guida agli extravergini 2007

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mercoledì, luglio 04, 2007

Sablé Breton e Epoisses de Bourgogne

















Ricetta golosa e particolarmente adatta ad un aperitivo in terrazza o in giardino! Il dolce/salato a me piace molto...attenzione però alle calorie!! Se siete a dieta rigorosissima (come me) vi conviene dirigere le vostre attenzioni verso carotine e cruditee varie.. :o)

Quando ci scappa un week end in costa azzurra faccio scorta di creme fraiche e formaggi francesi (senza nulla togliere ai nostri) che qui non trovo.. L'Eposisses può essere sostituito da un formaggio a pasta molle gustoso e puzzone!! Tipo una tuma d'la paja ...










L'Epoisses.. la leggenda narra ch questo formaggio sia stato inventato dai monaci cistercensi nel sedicesimo secolo..si dice che Napoleone Bonaparte fosse un amante di questo formaggio..
Purtroppo col passare degli anni il consumo di questo formaggio andò via via esaurendosi fino alla seconda guerra mondiale..Ma nel 1956 fu riscoperto proprio nel villaggio Epoisses tornando in auge!
La particolarità di questo formaggio a pasta molle a crosta lavatalavata sta nella preparazione durante la stagionatura.. la buccia viene lavata con una soluzione di acqua di mare e Marc de Bourgogne (bevanda alcolica tipica).

tuorli
grammi 160
zucchero grammi 320
burro grammi 250
farina setacciata grammi 450
lievito grammi 30 (o baking powder)

Mescolare velocemente ( possibilmente con un robot) i tuorli lo zucchero,il burro tagliato a dadini)...incorporate la farina e il lievito..Fate riposare per 24 ore (nella parte meno fredda del frigorifero).
Stendete circa 400 grammi dell'impasto su una placca da forno di cm 20x30.Infornate a 180° per circa 7/8 minuti..abbassate la temperatura a 150° e fate cuocere ancora per 5/8 minuti fino a che non sarà ben dorato.
Ripetete l'operazione con la restante parte d'impasto...
Servire i sablè spaccati con fettine di formaggio rigorosamente con la buccia!

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