martedì, febbraio 27, 2007

Muffin mars per il Muffin della vita































Era da un pò che mancavo ad un MeMe e quello di Cannella era così invitante e deliziosamente dolce da non poter resistere!!! E così aggiungo questa ricetta alle tante già pervenute... :)
e... che vinca il migliore!!! Si perchè per questo MeMe ci sono in palio 2 cocottine bellissime!!

farina 0
grammi 300
lievito per dolci 1 bustina
olio e.v.di oliva ligure grammi 100
zucchero di canna grammi 180
latte intero grammi 180
uova 2
mars grammi 150 -tagliati a cubetti-
zucchero a velo

per 12 muffin

setacciare farina e lievito in una ciotola di acciaio. Mescolare con una frusta le uova e lo zucchero,aggiungere il latte.Versare nella ciotola della farina l'olio le uova e il latte e mescolare delicatamente.
Versare l'impasto negli stampi da muffins spennellati di poco olio, aggiungete i mars ( 3 cubetti per ogni stampino) ed infornare a 200° per circa 20'.
Sfornate e fate raffreddare...

Muffin mars

Il mars crea una bella crosticina croccante, caramellata... buonissima!!
Beh visto che siamo in ballo votate votate votate,sul blog di Cannella!!! ;-D

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Bacalhau à Gomes de Sà




















Il nostro viaggio in Portogallo di due anni fa mi ha regalato momenti indimenticabili, in una terra ricca di emozioni,storia e tradizioni antiche...
Lisbona, città di partenza di numerose conquiste.. città ricca di monumenti..la torre di Belém,il monastero di Jerònimos,il ponte Vasco de Gama e ...sono così tante le cose da raccontare che non basterebbero 10 post!!
Per i golosoni come noi è una città ricca di ristorantini dove ascoltare del buon fado e gustare uno squisito piatto di bacalhau, tirando tardi!E dal ricordo di una cena a Lisbona ieri sera ho preparato questo fantastico baccalà!!
Un ringraziamento speciale a una cara amica, che lo scorso anno mi ha regalato un bellissimo libro di cucina portoghese... cozinha tradizional portuguesa-o mundo da culinaria..

Curiosità:una delle cose curiose della cucina portoghese è che con la grande varietà di pescato a disposizione, la popolazione preferisce di gran lunga il baccalà secco o sotto sale a quello fresco.. E pensate che in portogallo esistono circa 365 modi differenti di cucinarlo!! :)

baccalà grammi 500
patate (media grandezza) 4
cipolla 1
aglio 1 spicchio
latte intero 4 dl
uova sode 2
olio e.v.di oliva q.b.
olive nere 16 snocciolate
prezzemolo tritato un cucchiaio
sale & pepe

ammollate il baccalà per 24/30 ore in acqua fredda,avendo cura di cambiare l'acqua ogni 5/6 ore..
mettete il baccalà in pentola capiente e copritelo con acqua bollente.. lasciate in ammollo per circa 15/20 minuti..nel frattempo fate cuocere le patate in abbondante acqua...
A questo punto scolate il baccalà,eliminate la pelle, le spine e riducetelo a pezzetti con le mani..
Trasferite il pesce in una teglia di terracotta e copritelo con il latte caldo..
Affettate finemente le cipolle e l'aglio e fatele soffiggere in olio caldo per qualche minuto..
Aggiungere le patate tagliate a fette,il baccalà scolato dal latte e mescolare... aggiustare di sale e pepe..
Infornare ( in una teglia di terracotta) per circa 15 minuti a 180°..
Servire caldo accompagnando con le olive nere, le uova tagliate a fette e un pizzico di prezzemolo tritato... ( ho scordato le olive!!! ;-D)

Nota:A Josè Luis Gomes de Sà, dobbiamo la paternità di questa ricetta... commerciante di baccalà di Oporto e gran gourmet... :)

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lunedì, febbraio 26, 2007

Involtini di pollo farciti con funghi e riso selvaggio



















Come vi ho già raccontato qualche post fa, a casa nostra non si consuma molta carne e ,tendenzialmente, preferisco la carne bianca.. pollo, tacchino o coniglio.
Per la cena di San Valentino ho scelto questa ricetta.. il pollo cucinato in questo modo resta molto morbido e i funghi abbinati al riso selvaggio danno un tocco particolare al solito involtino!!

dosi per 2

petti di pollo 2 (battuti)
funghi misti (gallinacci,pippiolini) grammi 100
riso selvaggio grammi 100
scalogno 1
burro q.b.
prezzemolo tritato 1/2 cucchaio
olio e.v.di oliva 2 cucchiai
sale & pepe q.b.

Fate cuocere il riso selvaggio e scolatelo...affettate finemente lo scalogno, e soffriggetelo in due cucchiai di burro.. rosolate i funghi nello scalogno.. in una ciotola mecolate i funghi con due cucchiai di riso e un cucchiaio di prezzemolo tritato salate e pepate..
farcite i petti di pollo con il composto e chiudeteli con un paio di stecchini di legno...
scaldate due cucchiai di olio in una padella e fate cuocere gli involtini per circa quindici minuti, salate e pepate..
accompagnate gli involtini con il restante riso selvaggio e delle carotine glassate...

Involtini di pollo ripieni di funghi porcini e riso selvaggio

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venerdì, febbraio 23, 2007

Cencioni al pesto di broccoli pinoli e ricotta dura

Cencioni al pesto di broccoli pinoli e ricotta dura

Questa è stata la mia (nostra) cenetta dopo la fatica di San Valentino... :)
Cosa preparare di veloce e sfizioso per accompagnare un meritatissimo calice di champagne???
Ecco qui.. una pasta speedy!!! pronta in mezz'ora al massimo, leggera e con poche calorie!!Adatta anche ad una dieta.. mi raccomando,per la dieta no champagne! :)

cencioni grammi 150
broccoli grammi 150
olio e.v. di oliva produzione Villa Curina ( Si)
sale e pepe q.b.
ricotta dura q.b.
pinoli 2 cucchiai

pulite e lavate i broccoli.. tenete solo le cimette e fatele cuocere al vapore per circa 15 minuti...nel frattempo fate bollire l'acqua per la pasta..frullate i broccoli (aggiungete un paio di cucchiai di acqua se risultassero troppo asciutti) con un cucchiaio di olio e.v. un pizzico di sale,pepe e un cucchiaio di pinoli...scaldate un cucchiaio di olio in una padella e aggiungete il pesto.. tenete da parte.
fate cuocere la pasta, scolatela al dente e fatela saltare nella padella con il pesto...
servite subito, grattando la ricotta salata direttamente nei piatti all'ultimo momento.

bon appetit.. e buon week end!!

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mercoledì, febbraio 21, 2007

Piccola scuola della pasta:Spaghetti alla chitarra con Chef Antonio Giovannitti

Periodo di lavoro intenso e anche un pò incasinato!In scooter riesco a correre in giro per la città alla velocità di Moto topo!! Ve lo ricordate????
E così girellando girellando, sotto un tiepido sole, mi son detta .. ma perchè non fare qualche mini lezione filmata di come si prepara la pasta fresca???
Il mio problema, sostanzialmente era riprendermi mentre preparavo qualche pastoso pasticcio in cucina... ;-DD
Così detto fatto, ho risolto il problema con un volontario ( si è offerto lui, giuro!!!).. chef Antonio Giovannitti del ristorante cubico , che ci svelerà qualche segreto sul come si prepara la pasta fresca...
E se qualcuno di voi, nel frattempo, volesse fare un test di assaggio vi ricordo che il ristorante è aperto anche a pranzo, con un mini menù davvero interessante!!! E che prezzi!!??

Sotto troverete un minifilm sull'esecuzione dei famosi spaghetti alla chitarra...
prima qualche foto sulla preparazione dell'impasto...

La scuola della pasta:spaghetti alla chitarraLa scuola della pasta:spaghetti alla chitarraLa scuola della pasta:spaghetti alla chitarra

semola di grano duro rimacinata kg 1
sale 3 cucchiaini da caffè
uova 8/10
olio e.v.di oliva 1 cucchiaio
versione nero di seppia.. 1 cucchiaino di nero di seppia (diluito in un pò d'acqua) nell'impasto..
versione verde agli spinaci... un pugnetto di spinaci nell'impasto..



versate la farina sulla spianatoia con il sale e l'olio.. aggiungete le uova una alla volta e lavorate l'impasto velocemente.. chi possiede una macchina impastatrice ( kenwood!! kitchen etc..) può velocizzare il procedimento e mettere gli ingredienti nel recipiente d'acciaio e lavorare l'impasto ( con il gancio K) a bassa velocita, fino a qunado risulterà morbido ed elastico..
lasciare riposare per 10/15 minuti..
stendere l'impasto con il mattarello ( che fatica!!) o nella macchina sfogliatrice... :) sino a raggiungere lo spessore di mm 3...
preparare la chitarra per il taglio degli spaghetti ( foto a sinistra).. tagliate la sfoglia in segmenti rettangolari e... per il resto dovrete guardare il filmato!!

Ed ecco il risultato finale!!
Condire a piacere.... la ricetta la fate voi, no??!!

La scuola della pasta:spaghetti alla chitarra

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martedì, febbraio 20, 2007

Il mio Martedì grasso: ciambelline di patate

Ciambelline di patate

Carnevaleeeeeeeeeeeeee!!!!
A dire il vero non ho mai amato i costumi di carnevale, anche se ricordo che per anni- almeno fino a quando sono riuscita ad entrare nel mio mitico abito di carnevale -mi sono travestita da Zorro!!! Ebbene si, di femminile molto poco... I vestiti da damina (con tutte quelle crinoline !!) erano troppo scomodi per giocare... :)
E se capitava di andare a trovare la nonna Bea (materna) ci preparava molti dolcetti.. bugie,ciambelline, il semolino dolce... e quella paterna?? Cartellate al vino cotto e al miele.. anche le bugie al miele!!!
Sono questi i bei ricordi del mio carnevale.. le nonne ed i loro dolci.

Non amo i fritti, ma ci sono certi dolci che non possono essere cotti nel forno!!! E le ciambelline di patate fanno parte di quella famiglia lì!!! Uno strappo alla regola per una volta si può anche fare, o no??? E quanto son belli i bambini con i baffi bianchi di zucchero a velo?? ;-DDDD

In questi giorni in rete troverete molte ricette per bugie, dolcetti & C...
Questa è una via di mezzo tra quella che faceva la mia nonna e quella trovata su un paio di riviste di cucina...

Buon martedì grasso a tutti!!!

patate pasta bianca grammi 250
farina manitoba grammi 300
latte intero 1/2 bicchiere
lievito fresco grammi 15
zucchero 150 grammi
tuorli 2
olio e.v.di oliva ligure grammi 50
zucchero a velo q.b.
coriandoli di zucchero per decorare q.b.
vaniglina 1 bustina
olio e.v.di oliva per friggere 1 litro

sciogliete il lievito di birra nel latte tiepido..
fate cuocere le patate.. sbucciatele calde e passatele subito allo schiacciapatate ( ricordate.. mai nel mixer perchè perderebbero l'amido-al massimo schiacciatele con una forchetta)..
Sucessivamente ho preparato il kenwood, e attrezzato il robot con il gancio impastatore.. nel recipiente -nell'ordine: le patate, la farina,la vaniglina,lo zucchero i tuorli, il latte con il lievito e l'olio..ho lavorato a velocità 1 l'impasto per circa 5 minuti...
Se non disponete di un robot , potete tranquillamente lavorare l'impasto a mano.
Fate lievitare ( al caldo) per circa 1 h e 1/2 l'impasto, in un recipiente di terracotta...
Riprendete la pasta e dividetela in 20 palline..foratele al centro con il dito e lasciatele lievitare su un piano infarinato ancora per 20 minuti.
Scaldate l'olio in una pentola alta (non una padella ) del diametro di 25 cm in rame o alluminio e friggete nell'olio caldissimo le ciambelline fino a che non saranno ben dorate.. il fritto ad immersione permette di cuocere più velocemente, e se possibile in modo più salutare gli alimenti,in questo modo infatti le ciambelline non si sono impregnate d'olio e sono rimaste fragranti e asciutte all'interno.
Fate sgocciolare su carta assorbente..spolverizzate con lo zucchero a velo e i coriandoli di zucchero..servite subito!!
Le mie non sono durate molto... ;-)

Ciambelline di patate

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lunedì, febbraio 19, 2007

Crema di piselli e vongole















Torno a dedicarmi alla cucina, alle ricette dopo un periodo di superlavoro...;-D
Manca il tempo anche per un riso in bianco, figuriamoci passare qualche pomeriggio in relax ai fornelli!!
Questa crema può essere servita sia come pre-antipasto che come primo piatto.. basta aumentare la dose!Io mi sono divertita a stuzzicare i commensali solo con un assaggio! ;-D
Va da se che in stagione di verdure fresche i piselli abbiamo tutto un altro sapore.. ma perchè non possiamo usare quelli surgelati, che sono davvero buonissimi???

pisellini surgelati grammi 240
vongole veraci grammi 90 (già pulite e sgusciate)
sale q.b.
pepe q.b.
olio e.v.di oliva toscano q.b.

mettete le vongole in una padella con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio, fino a quando non si saranno aperte... nel frattempo cuocete i piselli con poca acqua , aggiungete un pizzico di sale e incoperchiate... lasciate cuocere per circa 10/15 minuti...
fuori fuoco frullate i piselli, fino a ridurli in crema, aggiungendo un filo d'olio, un pizzico di sale (se necessario) e pepe..
mettete in coppette singole o in bicchieri trasparenti la crema di piselli.. aggiungete le vongole già sgusciate e qualche goccia d'olio..
Servite subito.

Crema di piselli e vongole veraci

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sabato, febbraio 17, 2007

Barolo D.o.c.g 2003:TOM SANDBERG e PAOLO MONTI - L'arte della presenza

Barolo Bussia 2003 Monti

Non sono avvezza a scrivere di vino, semplicemente perchè non ho la preparazione necessaria per farlo....
Ma per un amico come Pier Paolo Monti ho deciso di fare uno strappo alla regola, e scrivere un post per parlarvi del Barolo d.o.c.g.2003 che in questi giorni verrà presentato al grande pubblico in una versione numerata, arricchita dalle splendide foto di Tom Sandberg, uno dei maestri della fotografia contemporanea,conosciuto a livello internazionale.

L’arte della presenza
Pier Paolo Monti e Tom Sandberg
Barolo Photograph, Edizione 2007


Tom Sandberg è nato nel 1953, e vive tra Oslo e Parigi. Utilizza sofisticate tecniche di fotoincisione, la stampa alla gelatina d’argento e al palladio, nonché la scansione digitale di grandi dimensioni, presentate su lamina di alluminio, incorniciate, su tessuto o vetro.
Da trent’anni a questa parte le sue fotografie sono state esposte in diverse mostre in Europa e negli Stati Uniti..dal MoMa di New York al Centre George Pompidou di Parigi...e proprio il MoMa di New York presenterà un'importante rassegna di sue opere nella prossima primavera..

Pier Paolo Monti è nato nel 1966 e si divide tra Monforte d’Alba e Torino. La sua azienda vinicola, situata sulle colline nel cuore delle Langhe, nacque nel 1996, con l’acquisto di numerosi vigneti e la costruzione di una cantina allo stato dell’arte. Tutti i vigneti di Bussia, San Martino, Val di Sacco, Camie, Chiese, si trovano nel comune di Monforte e si estendono su un’area di 10 ettari.
Paolo Monti produce 6 varietà di uve: Barbera d’Alba, Nebbiolo destinato al Barolo, Cabernet Sauvignon e Merlot utilizzate per il Dossi Rossi Langhe DOC e due uve bianche, Riesling Renano (Rheinriesling) e Chardonnay, che compongono il bianco Langhe DOC, L’Aura.
L’attenta gestione dei vigneti, i processi di vinificazione all’avanguardia e il meticoloso élevage producono una gamma di vini di alta qualità pieni di carattere.

Scheda tecnica del Barolo d.o.c.g 2003


Vitigno: Nebbiolo, varietà Lampia e Michet.
Esposizione: Est 380 metri s.l.m. – loc. Le Coste; Est 280 metri s.l.m. – loc. Bussia; Sud-est 300 metri s.l.m. – loc. Bussia
Terreno: Marne Calcareo – Argillose con sabbia al 25% (Bussia) Calcareo – sabbioso, con buona dotazione di argilla (20%)(Le Coste)
Resa per ettato: 65 q./lt.
Vendemmia: Manuale, con selezione dell’uva in vigna e in cantina
Epoca di raccolta: ultima decade di Ottobre.
Vinificazione: A temperatura controllata di 25°. La fase di macerazione è durata 10 giorni effettuando due rimontaggi al giorno. Solo dopo la fermentazione malolattica il vino è stato immesso nelle botti da 16 Hl. (Marzo 2004)
Affinamento: In botti di Rovere francese da 16 hl., ove rimane per circa 28-30 mesi. Prima dell’imbottigliamento il vino riposa in acciaio per circa un mese.
Imbottigliamento: Nel mese di Agosto precedente all’anno di commercializzazione.
Dati analitici:
Grado alcolico: 14,5% vol.
Acidità totale: 5,60 g/l.
Estratto secco netto: 27 g/l.
Anidride solforosa totale: 90 mg/l.

Wine maker: Roberto Gerbino


In cantina abbiamo già qualche bottiglia di Pier Paolo...Dossi Rossi,Barolo Bussia del 2001,il meraviglioso L'aura ( mi sono perdutamente innamorata di questo riesling!!) e ora arriveranno anche 6 bottiglie da collezione di Barolo d.o.c.g del 2003.. spiacerà persino berlo!!! ;-D

Vi consiglio di contattare Pier Paolo.. sarà felice di ricevervi in azienda per una degustazione e per un giro nella sua bella cantina!!

E la vista sulle Langhe vi ripagherà del tragitto per arrivare fino a Monforte... D'altronde ci sarà un motivo se tanti stranieri si sono innamorati di questa terra da eleggerla loro dimora per la vita...

Barolo Bussia 2003 Monti

Link:

Tom Sandberg
Azienda Agricola Monti

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giovedì, febbraio 15, 2007

Diet to go!!















Diet to go.. ovvero "se vuoi fare la dieta pensiamo a tutto noi"!!!

Nasce il primo catering ipocalorico a domicilio!!! Non ci credete??

Non dovrete fare la spesa, nè condire tristi insalatine... niente più yoghurtini magri, pollettini alla griglia etc etc etc.. :)
Un menù completo dedicato alla persona...i pasti sono preparati ogni giorno seguendo il metodo Asi (Appetibili-Sazianti-Ipocalorici)..

A Torino «Diet to go» si avvale della consulenza del Ristorante L'Birichin..
Il metodo Asi coniuga salute e gusto alla ricerca e utilizza ingredienti della cucina tradizionale combinati in modo da ottenere piatti leggeri, ma saporiti.
La diet to go fornisce un menù quotidiano completo (colazione, pranzo, spuntino e cena) ... dovete solo pensare a degustare!!! Il tutto per 15 giorni...
Il costo si aggira intorno ai 30 euro al giorno.
Il catering ipocalorico di «Diet to go» può essere richiesto telefonando allo 011/65.99.908 oppure sul sito diet to go torino

Chef Nicola mi ha gentilmente fornito la ricetta di uno dei dessert ( in foto) ..
Semifreddo allo yogurt con fragole..

zucchero 23 grammi
latte parzialmente scremato grammi 25
fragole grammi 50
yogurt magro bianco grammi 40
panna fresca grammi 25
colla di pesce grammi 2 ( x 2 porzioni)

Ammollare la gelatina in acqua fredda per 2 minuti.In una pentola antiaderente di 24 cm,scaldare le fragole insieme a 20 grammi di zucchero e far restringere il sugo che si formerà fino a ottenere uno sciroppo abbastanza denso.Dividere le fragole nelle coppette che conterranno il dolce.
Scaldare il latte insieme a 23 grammi di zucchero in un pentolino e sciogliervi la colla di pesce.
Montare la panna.
In una ciotola,unire lo yogurt e il contenuto del pentolino, mescolare bene con una frusta metallica, poi unire la panna montata e mescolare delicatamente fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versare il composto sopra le fragole e mettere in frigorifero per un'ora circa, oppure in congelatore per 10 minuti e poi frigorifero per mezz'ora...

Kcal 150 per 100 grammi
Potete sostituire le fragole con i frutti di bosco.

Vi consiglio di provare.. è molto buono!!

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mercoledì, febbraio 14, 2007

Tiramisù cotto al vapore



















Il dolce di San Valentino.... cremoso, voluttuoso,ludico.. insomma adatto ad una cenetta a due... :)
La leggera punta di vaniglia crea una versione speziata di un classicissimo dessert..uno dei dolci italiani più conosciuti del mondo!
Dal piemonte al veneto, dalla lombardia alla toscana c'è la disputa sull'invenzione di questa delizia... ma è così importante sapere chi lo ha inventato??? Direi di no!!

La versione di oggi è di Carlo Cracco (con qualche variante) ed è tratta dal suo ultimo libro...sapori in movimento..regalo di un caro amico per natale.

le dosi sono da 4.. ( o due supergolosi)!

mascarpone -freschissimo- grammi 80
savoiardi sardi grammi 40 ( più lunghi e morbidi dei classici) -ma fatti in casa sarebbe meglio!
caffè 1 dl
latte intero fresco 1 dl
bacello di vaniglia 1/2
tuorlo d'uovo 1
zucchero grammi 45
farina grammi 10
albume 1
gocce di cioccolato grammi 20 ( io non le ho messe)
cacao in polvere q.b.
sale q.b.

tagliate i savoiardi a cubetti..in un pentolino fate ridurre il caffè fino ad ottenerne circa due cucchiai...
portate a bollore il latte con 1/2 bacello di vaniglia aperto e grattato..
a parte mescolate il tuorlo con 20 grammi di zucchero e sucessivamente incorporate la farina.
versate il latte caldo sul composto d'uovo e rimettetelo sul fuoco per 3/5 minuti.. fate raffreddare la crema.. in una ciotola montate a neve ferma l'albume con il restante zucchero..unite alla crema il mascarpone mescolando delicatamente con una spatola e l'albume ben fermo..

Disponete il composto dentro tazze di vetro ( io ho utilizzato alcuni barattoli) formando degli strati con i cubetti di savoiardi, la riduzione di caffè e le gocce di cioccolato..

Cuocete il tiramisù in un wok ( pieno d'acqua per metà) ,appoggiando i barattoli sulla griglia d'acciaio,per circa 5 minuti... spolverizzate con il cacao in polvere e servite ... (ho scordato il cacao nella foto)!


Tiramisù approvato!!!

(test tiramisù approvato dall'assistente)

lunedì, febbraio 12, 2007

Food design:Pesce spada al vapore con asparagi alla vaniglia

Pesce spada con asparagi alla vaniglia

Pesce spada al vapore con asparagi alla vaniglia

pesce spada al vapore con asparagi alla vaniglia...

pesce spada 2 fette
asparagi 8
aglio 1 spicchio
bacello di vaniglia 1/2
brodo vegetale 1/2 dl
olio e.v.di oliva ligure q.b.
pepe di sichuan ( o pepe nero) q.b.
sale fino di guerande qb

(ricetta di carlo cracco-liberamente modificata)

cestello di bamboo per la cottura a vapore e un wok

Cuocete il pesce spada nel cestello per la cottura a vapore con poco sale e qualche grano di pepe di sichuan ( o pepe nero) , posizionandolo nel wok nel quale avrete messo 3/4 dita d'acqua... tempo di cottura massimo 5 minuti.
Preparate gli asparagi.. fateli cuocere per 4/5 minuti con un filo di olio e.v.di oliva ,l'aglio, mezzo bacello di vaniglia grattato e il brodo vegetale..regolate di sale e pepe..

Composizione...

Procuratevi un piatto piano quadrato in ceramica, è bene che il piatto sia privo di qualunque decorazione.

Posizionate al centro il pesce spada, per ogni portata sistemate quattro asparagi formando un quadrato che circondi il pesce. Un consiglio per ottenere un maggior dinamismo nella composizione: fate in modo che i lati del quadrato non corrispondano con quelli del piatto, dunque non siano paralleli.

Infine posizionate il baccello di vaniglia sul pesce spada.

§

In cucina la decorazione e la composizione sono il biglietto da visita per la riuscita di un buon piatto. Creare per stupire all'insegna del buon gusto, questa è la ricetta per un grande successo.

Ma si può imparare a essere creativi? Sicuramente come per tutte le cose bisogna avere una certa predisposizione ma personalmente penso che l'unico modo per essere un creativo è l'inclinazione alla curiosità... pensare come dei bambini o meglio ancora sentirsi un pò tali. Sono molti i testi che trattano questo argomento: quello che consiglio è "Creatività e innovazione" di Paolo Legrenzi.

Come sottolineato più volte, il termine food design viene erroneamente interpretato in vari modi.

Ma chi è il food Designer? E' un cuoco o un progettista? Oppure è semplicemente una figura professionale ibrida? Qual è il confine tra le due cose?

In realtà non bisogna confondere quella che è la cucina creativa con il food design, che per l'esattezza va a sostituire i termini italiani "cibo industriale". Se il significato della parola design letteralmente è disegno per l'industria - quindi tutto ciò che è producibile a livello seriale - qual è la filosofia che lega il food al design?

E' ormai noto che oggi il cibo è argomento di ricerca, il punto principale è la valorizzazione del gusto, ma se parliamo di design la forma è importante non solo come valore estetico, ma soprattutto come valore funzionale legato anche a un discorso ergonomico. Un esempio sono le patatine Pringles, autentico studio di design ergonomico in grado di soddisfare tutte le esigenze che vanno a svilupparsi dietro ad un progetto industriale. Infatti la patatina segue l'ergonomia della lingua andando a veicolare le particelle che ne determinano il sapore, viene rielaborata trasformandola in una polvere per poi essere ricomposta in una nuova forma, in grado di soddisfare anche le esigenze di spazio seriale. Pensiamo a quanta aria si trasporta in un pacchetto classico di patatine... il packaging permette di gestirne anche il quantitativo all'interno della confezione che naturalmente è sempre uguale, senza andare a toccare gli ambiti relativi all'agevolazione per ciò che riguarda l'imballaggio, il trasporto e l'inserimento del prodotto stesso nel supermercato.

Tutto questo secondo me è food design...

Ma se design è serializzazione, come fanno gli chef a definire i loro piatti opere di food design?

Sta proprio in questo la distinzione tra food design, piatto creativo o semplicemente composizione del piatto.

Parte tecnica Micaela Ballario
Parte esecutiva e fotografie Sandra Salerno


Pesce spada con asparagi alla vaniglia

venerdì, febbraio 09, 2007

Il MeMe di consy:le mie farine
















Qualche tempo fa la consy ha lanciato questo simpatico MeMe sulle farine usate in cucina, chiedendoci di fare altrettanto.. e così, con un pò di ritardo,vi delucido sulla mia farinosa dispensa!! ;-)

Qui sopra una foto di gruppo....

Le mie farine per il meme di Consy

Da sinistra..
farina 0 per pizza Alimonti ( ottima)..
farina di segale bio Ki .. per pane integrale..
farina di ceci Le piagge -bio- per i miei besan burfi (dolci indiani) la farinata, panelle & c.

Le mie farine per il meme di Consy

farina di grano tenero 0 Ki-bio- per pane , focacce, torte & C..
farina Mix it di riso adatta a preparazioni per celiaci ( ottima sia per pani che torte)..
gram flour (grazie kathay!) un bel paccone gigante di farina di ceci indiana.. così non resterò più senza...
farina per polenta canavesana..grazie al mio amico Paolo ( sua produzione)
semolino Probios...per gnocchi alla romana e semolino dolce che personalmente adoro!
polenta taragna... ecor-bio- polenta e ancora polenta!!
+ una fantastica farina di forza-dono di Lilli - per pane, focacce & C... nella prima foto in alto a destra, con busta trasparente...

P.s. grazie consy,sono riuscita a fare un pò d'ordine e buttare via qualche pacchettino di farina con.. farfalle!!

Link:
consy
delicious lilli
besan burfi

giovedì, febbraio 08, 2007

Sformatini di melanzane e zucchine




















Li avevo preparati qualche tempo fa, e me ne ero scordata!! Adatti ad una cena in piedi, e perchè no anche per il menù di San Valentino... con una variante un pò più golosa e saporita... ma per ora non vi svelo nulla!!
Il menù per il 14 lo troverete qui....

melanzane tonde grammi 250
zucchine grammi 250
cipolla bionda 1
un uovo intero + un tuorlo
parmigiano reggiano grattuggiato 3 cucchiai ( potete anche non metterlo)
creme fraiche 1 bicchiere ( oppure panna di soja)
olio e.v.di oliva ligure q.b.
sale q.b.


affettate finemente la cipolla e fatela dorare in un tegame , unite le melanzane e le zucchine tagliate a cubetti, salate e fate stufare per 15/20 minuti.
a questo punto frullate gli ortaggi con la creme fraiche,le uova e il parmigiano..
dividete il composto in stampini individuali leggemente oliati e cuocete a bagno maria per circa un'ora...(in forno già caldo a 140°)
Sformate e servite tiepidi...
N.B.vi consiglio l'attesa perchè rischiereste bolle sulla lingua, come è successo a me!!Sono troppo golosa... ;-)


P.s. la ricetta del food design è rimandata.. problemi di connessione tra Savigliano e Torino!Potere della rete... :)

mercoledì, febbraio 07, 2007

Food Design...seconda parte








Proseguiamo il cammino sul food design, grazie a Micaela Ballario che ha deciso di portarci per mano nel suo mondo incantato...

Per oggi la seconda parte tecnico/teoriconarrativa e domani il post con la ricetta i disegni e le foto!!!Micaela si ricollega in questo scritto ai vostri commenti sul primo post relativo al food design....

"Non posso non riflettere sulle affermazioni scritte sopra…effettivamente è vero, da buongustaia quale sono non cambierei mai un semplicissimo piatto di pasta al pomodoro con un elaboratissimo piatto creativo (e detta da me la cosa non può che apparire come un controsenso, ma effettivamente questo è lo stato dei fatti)… quello che ribadisco è che il cibo è emozione… tocca le sfere più intime della persona tanto da avere il potere di influenzare gli umori, rallegrare lo spirito e regalare un ricordo.

È un potere che gli chef e le nostre mamme, prime fautrici della nostra educazione al gusto, hanno… Pensiamo a come spesso alcuni gusti ci portano indietro nel tempo, rievocando emozioni che credevamo di aver smarrito.

Quello che non bisogna assolutamente dimenticare è che la creatività non è casuale. Ciò che rende interessante un oggetto o un piatto creativo è ciò che esso ci comunica, come dice Bruno Munari “la creatività non è improvvisazione senza metodo: in questo modo si fa solo della confusione e si illudono i giovani a sentirsi artisti liberi e indipendenti”, ma aimè il filo è molto sottile e a farne le spese è come al solito il consumatore. Non bisogna però sottovalutare il fatto che in un ambiente in continuo cambiamento come quello del mercato, molti problemi e opportunità diventano nuovi e sempre più complessi. Prendere le giuste decisioni in relazione a possibili “minacce” dettate dalla concorrenza, richiede spesso uno stile di pensiero creativo che permetta di trovare risposte in grado di fronteggiare le difficoltà che il mercato impone. I continui e veloci mutamenti sociali e culturali rendono necessario non considerare solamente ciò che ha funzionato nel passato, ma trovare nuove soluzioni mai sperimentate prima…se mi è permesso esprimere una banale considerazione, posso solo dire che la sperimentazione dovrebbe andare avanti in tutti gli ambiti anche a costo di cadere in errore. Progresso e progetto vanno di pari passo anche in cucina, "poiché cucinare coinvolge la concezione e l'esecuzione di un'idea creativa e il montaggio di componenti funzionali in un tutt'uno piacevole... questo è simile al design" dice Stephen Bayley, Taste 1991

In genere il progetto è l'ideazione accompagnata da uno studio relativo alle possibilità di attuazione, quindi un'operazione di prefigurazione di un oggetto.

Se dovessimo tradurre il termine food-design, potremmo definirlo come la "progettazione del cibo". Spesso questo connubio di parole viene impropriamente utilizzato anche per indicare tutto quello che ruota intorno al "mondo del food" . Nello specifico mi riferisco al progetto di utensili da cucina, packaging alimentari e così via, ma il confine tra le due cose è decisamente labile. Se un progetto nasce con l'intenzione di cucinare CON il cibo, con l'evolversi delle fasi d’ideazione ci si può ritrovare a creare un prodotto PER il cibo.

Un esempio pratico è la sferificazione di Ferran Adrià, o per cadere nel design anonimo, pensiamo al semplice forchettone studiato apposta per riuscire a prendere gli spaghetti.

Alla base di qualunque oggetto di design sia commestibile che no, vi è un progetto, in ogni caso quello che è giusto sottolineare è che i presupposti essenziali per idearlo e svilupparlo sono la creatività, la ricerca e l’esperienza."


Micaela Ballario

martedì, febbraio 06, 2007

La zuppa di Kafka...
















Storia della letteratura mondiale dalle origini a oggi, in sedici ricette.


Sto catalogando tutti i libri di cucina, di ricette e a tema gastonomico e mi sono ritrovata tra le mani questo simpatico volume edito da Ponte alle Grazie lo scorso anno.Ed è uno di quei volumi che non so mai dove posizionare nella libreria:tra la cucina o la letteratura?? ;-D
Pensavo di averlo già postato, perchè lo comprai al volo in una minuscola libreria di Torino che si chiama Oceano Mare, proprio come il libro di Baricco e fu amore a prima vista!!
Amo le botteghe libraie, i ritrovi minuscoli, dove puoi trascorrere ore a curiosare tra gli scaffali, senza essere disturbata...

Il libro:in sostanza si tratta di 16 ricette scritte nello stile di 16 grandi scrittori..Virginia Woolf ci prepara un clafoutis alle ciliege, il Marchese de Sade uno sfizioso pollo,Marcel Proust ci delizia con un tiramisù,e poi John Steinbeck Jane Austen,Gabriel Garcia Marquez...e molti altri!!!

Lo leggete in una sera, resta sulla mensola della cucina per una ricetta divertente da preparare all'ultimo, quando mancano le idee.. e lo rileggete mentre aspettate di far lievitare pane & focacce! Che cosa volere di più?? Sta persino nella tasca del grembiule!!

La zuppa di Kafka
Mark Crick
Ponte Alle Grazie ed.2006
€ 10,00

lunedì, febbraio 05, 2007

Agnello in tegame con carciofi,miele di girasole e noci















Ho scoperto i mieli di Andrea Paternoster a settembre durante la mia gita a Squisito... ne ho conservato gelosamente in dispensa 2 barattoli, ma uno in realtà era quasi alla fine (quello di girasole) ... dove comprarne un altro?? :-(
La mia disperazione era totale!!! ;-D
I loro prodotti sono davvero particolari,deliziosi, unici...














Ma come per magia domenica sera alla presentazione di Identità Golose a Palazzo Mezzanotte, chi incontro?? Andrea!!! Sarà stata telepatia??
Ci siamo persi in chiacchere, davanti ad un bicchiere di prosecco... e ci siamo anche persi un bel pò di delizie dai vassoi dei camerieri!!! ;-)
(abbiamo recuperato subito dopo!!)

Per questo piatto ho utilizzato il miele di girasole , dal sapore fresco quasi di erba appena tagliata,di pomodori verdi!!

agnello 1 coscia
da 500 grammi circa
cipolla bionda 1 (tritata)
carciofi 2
miele di girasole thun 1 cucchiaio
vermentino di toscana 2,5 dl
aglio 1 spicchio
olio e.v. di oliva ligure Abbo q.b.
sale fino di guerande q.b.
pepe di sichuan q.b.
succo di un limone
gherigli di noce 6

Agnello in tegame con carciofi,miele di girasole e noci

tagliate l'agnello a pezzi..mettetelo da parte.. pulite i carciofi,tagliateli in 8 pezzi e metteteli a bagno in una ciotola con acqua e il succo del limone.
scaldate l'olio in un tegame e fate rosolare bene l'agnello a fiamma vivace, finche saranno coloriti.Salare pepare, unire le cipolle tritate e l'aglio "vestito"... fate appassire la cipolla per qualche minuto poi bagnate con 2/3 del vino, coprite e fate cuocere per 20 minuti.A questo punto aggiungere i carciofi e continuare la cottura bagnando con il restante vino se necessario.
Appena l'agnello sarà tenero,aggiungete il miele e cuocete ancora per circa 5/6 minuti a fiamma viva.
Regolare di sale e pepe e diluire con mezzo bicchiere di brodo vegetale, nel caso la salsa risultasse troppo forte e dal sapore deciso..guarnire con i gherigli di noce tostati e servire.

P.s. ora posso stare tranquilla..i mieli di Andrea sono in vendita a eataly!! Così non resterò senza... :-D

Link:

mieli Thun
identità golose
eataly

giovedì, febbraio 01, 2007

Crema di porri alle erbe di provenza




















Siamo tornati ad una temperatura quasi invernale ( e a tanta nebbia!!) adatta alle creme di verdura!!! E allora sotto con zuppe & C... :-D
Per oggi i porri che personalmente adoro, ma che rob sistematicamente mi cassa ogni volta che vede... ;-(


porri 4/5 (affettati sottilmente)
patate ratte 2
sale & pepe q.b.
olio e.v.di oliva q.b.
erbe di provenza q.b.


scaldate due cucchiai di olio in una casseruola, aggiungete i porri affettati e le patate tagliate a dadini..fate insaporire per un paio di minuti e poi coprite con acqua.. salate e fate cuocere fino a quando le patate saranno diventate morbide..
fuori dal fuoco riducete in crema con un frullatore ad immersione,aggiustate di sale e pepe... servite calda aggiungendo un pizzico di erbe di provenza in ogni porzione e a piacere dell'olio e.v...

buon fine settimana a tutti!! Noi si va in cerca di neve.... :)
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