martedì, giugno 13, 2006

Tonno di gallina alla maniera antica

Tonno di gallina alla maniera antica

Per il mio 200° post un "ritorno" alla nostra cucina!!

Con la ricetta di oggi, lo so, farò contenti i puristi della cucina italiana regionale!!!
Questa preparazione è tradizionale del piemonte... sopratutto nella zona di Saluzzo ( la famosa gallina bionda).. senza parlare della zona di Bra e dintorni!!! La lilli ( Delicious Lilli) ha postato qualche mese addietro la ricetta del tonno di coniglio.. altra leccornia!! :)

Ho preparato la gallina ieri sera, e potrà essere gustata solo mercoledì sera!!! Ora è sottochiave, lontano dalle grinfie di Rob e della mia gatta!!

tonno di gallina alla maniera antica...

gallina ruspante 1 ( del peso di circa 1 kg e 1/2 )
sedano 2/3 coste
carote 2
cipolla 1
chiodi di garofano 5
spicchi d'aglio 4
sale q.b.
pepe nero in grani q.b.
alloro 2/3 foglie
olio e.v.di oliva ligure produzione Villa Talla ( Im) q.b.

Per comodità ho fatto eviscerare la gallina dal nostro macellaio... e a proposito se siete dalle parti di Torino, Via Nizza 79, vi consiglio una sosta nella Macelleria NICOLA...
Presidio Slow Food per la razza piemontese.. e troverete anche il coniglio bianco di Ceres, l'agnello sambucano e in stagione il cappone di Morozzo e la gallina bionda di Saluzzo!! oltre a molti altri prodotti gastronomici di altissimo livello!!

Lavate bene la gallina e fatela lessare in quattro litri di acqua salata in ebollizione con le carote, il sedano la cipolla steccata con i chiodi di garofano e due spicchi d'aglio.. dopo circa un'ora e mezza spegnete il fuoco e fate intiepidire la gallina nel suo brodo..
disossatela e fatela asciugare per circa 2 ore su un tagliere, per eliminare il brodo residuo...
Preparate un barattolo di vetro abbastanza capiente ( io ho usato un Quattro stagioni bormioli da un litro) , tagliate l'aglio rimanente a fette e aggiungete la gallina, alternandola all'aglio alle foglie d'alloro e a qualche grano di pepe... per questa volta ho aggiunto qualche cappero sott'aceto... mi piaceva l'idea di contaminare il piemonte con un prodotto siciliano doc!! Capperini di Pantelleria... :)
Schiacciate leggermente, coprite con un buon olio extra vergine di oliva e chiudete il barattolo tenendolo al fresco ( in questo periodo frigorifero) per due giorni...

Potete servire il tonno di gallina con delle uova di quaglia sode, dei ravanelli tagliati sottili, pomodorini piccadilly,del formaggio caprino,una salsa all'acciuga molto leggera e perchè no, se vi piace , con una ciambellina di polenta !!
O nella versione più classica, con un filo d'aceto balsamico tradizionale di modena!!

Tonno di gallina alla maniera antica

Macelleria Nicola
Via Nizza 79
10100 Torino
Tel.011/6505767

Azienda Agricola Capello
Piazza Castello 5
12030 Caramagna Piemonte ( Cn)
tel.0172/810200
www.capelloagricoltura.it

E da bere ( per noi) domani sera una bottiglia di Fichimori Tormaresca I.g.t.del Salento,uve Negroamaro...

7 Comments:

Blogger Orchidea said...

Caspita che buono... mi ricordo quando lo faceva mia zia...
Ciao.

9:02 AM  
Anonymous Anonimo said...

Io ho trovato validissima la macelleria Avaro sergio di c.so Gabetti. Anche lì prodotti dei presidi. un po' cara ma decisamente utile in caso di ospti, cene, ecc. Ed anche in piazza borromini, La boutique delle carne, ha la salsiccia di bra!

9:40 AM  
Blogger Gloricetta said...

Ho assaggiato il "tonno del Chianti", realizzato con filetto di maiale, l'ho provato alla "Vineria del Vasaio" a Città di Castello. In menù viene servito con fagioli toscanelli cotti nel fiasco e conditi con ottimo olio.Abbinato ad un superbo Sagrantino è un poema.Glò

http://www.vineriadelvasaio.com/

12:10 PM  
Blogger Sandra said...

Grazie per la dritta Glò!! Se passiamo da quelle parti ci accompagni?? :)

Orchidea... non hai la ricetta della zia da postare?? Mi piacciono molto le ricette di famiglia! :)

Alemu...proveremo anche le tue macellerie!!! grazie delle preziose info!

Buon appetito a tutte/i!!

12:20 PM  
Anonymous Anonimo said...

E no carissima Sandra, per un piatto così piemontese l'abbinamento con un Negroamaro pugliese, per di più un vino che propongono di bere freddo, non mi convince.
Restiamo in Piemonte, anzi in Langa, con due proposte: un Roero Arneis tipo quello di Bruno Giacosa, oppure il Bricco delle Ciliege di Almondo, oppure passiamo in Langa e godiamoci il tuo bel piatto con un Dolcetto d'Alba, tipo quello, che a me piace tantissimo, di Brezza, il San Lorenzo.
E buon appetito !
Franco

12:34 PM  
Blogger Sandra said...

Grazie Franco!!!Farò tesoro dei consigli.. e domani cambio vino!!! :)
Buon appetito a te!

12:51 PM  
Anonymous Anonimo said...

ciao Sandra!Questa bontà fatta con tanta cura è una cena che domani ti invidierò:) Quando verrò a Torino me la dovrai far assaggiare. Ciao!

2:22 PM  

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